** Il carattere del gatto Birmano **
Il Sacro di Birmania è
un gatto equilibrato, affettuoso, felice, vivace, curioso e che
ben si addice alla vita in appartamento.
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nella foto: nostro figlio a 8 mesi
e i nostri Sacri di Birmania
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Premessa sul gatto Birmano |
Il gatto Birmano
è un gatto socievole, estremamente affettuoso e dallo sguardo
intenso e magnetico. Queste sono le caratteristiche del temperamento
della razza Birmana che gli allevatori cercano di preservare ed
accentuare con la selezione. Il temperamento è quella parte
della personalità che si trasmette geneticamente dai genitori
ai cuccioli. La scelta di riproduttori dal temperamento socievole
deve essere considerata la base della selezione.
Il carattere è invece essenzialmente costruito dalle esperienze
acquisite nel corso dei primi mesi di vita. Un ambiente sereno,
una mamma equlibrata formeranno un carattere equivalente ai cuccioli.
Un allevamento intensivo che non ha come obiettivo la conservazione
della razza non potrà garantirvi una personalità socievole
ed affettuosa dei suoi cuccioli.

nella foto: Alessandro sul divano con un Sacro di Birmania
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Il compagno ideale del Birmano |
Essendo un gatto
giocherellone è indicato ad una famiglia in cui vivono anche
bambini, passa molte ore a giocare con loro senza mai stancarsi.

nella foto: Albafeles Timoty
nella sua nuova casa col suo nuovo amico
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Il rapporto tra il padrone
e il Birmano |
Il rapporto che
ha il Sacro di Birmania col padrone è molto forte, esso lo
segue ovunque in tutte le stanze ed in sua assenza ama stare accanto
agli oggetti di sua proprietà per sentirselo vicino. E' un
gatto molto espressivo e comunica principalmente mediante lo sguardo,
i suoi occhi blu e l'intensità con cui ci osserva rende i
sui occhi magnetici.
Il Sacro di Birmania non ama stare da solo, se sapete che la casa
rimane vuota per parecchie ore al giorno prendetegli un altro compagno
con cui stare.
Sebbene il Birmano abbia un forte rispetto e attaccamento ai componenti
della famiglia, ha un carattere molto deciso, le sue idee sono ben
precise e fa comprendere chiaramente i suoi intenti.
Il Birmano verso gli estranei, invece, può avere un rapporto di indifferenza.

nella foto: nostro figlio a 4 anni
che ci aiuta in esposizione felina.
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La casa ideale del Birmano |
Il Sacro di Birmania
è adatto alla vita in appartamento, ma non disdegna un bel
giardinetto (protetto) dove avventurarsi, arrampicarsi sugli alberi, giocare
con le farfalle.
Anche un bel terrazzino ove prendere il sole o stare alla penombra
dei vasi è ideale, ma anche esso deve essere messo in sicurezza.
In casa si consiglia di fornirgli una zona tutta sua dove potersi
fare le unghie, giocare, nascondersi e appartarsi. A tal fine sono
ideali i finti alberi appositamente studiati per gli appartamenti,
ve ne sono di vari colori, forme, misure e sono esteticamente belli,
oppure se avete la passione del fai da te potete sbizzarrirvi creandone
uno voi. In questo modo avrete salvo il divano per il quale tutti
temono quando adottano un cucciolo.

I sacri di Birmania sul divano
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Il gatto Birmano:
differenze tra maschio e femmina |
Il Sacro di Birmania
è un gatto di medie dimensioni, il maschio è leggermente
più grande della femmina, la testa ed il collo sono più
massicci, l'aspetto generale è ben strutturato. Le femmine
sono leggermente più minute e longilinee, più raffinate
ed eleganti nelle movenze.
Le differenze più rilevanti si osservano soprattutto per
il carattere dei gatti interi, ossia maschi non castrati e femmine
non sterilizzate. Il Birmano è una razza molto passionale
e "focosa" che esprime gli istinti tipici del felino.
Il maschio segna il territorio con uno spruzzo poco visibile ma
dall'odore molto intenso e fastidioso, soffre se non può
avere delle gattine da corteggiare.
La femmina è molto calorosa e dal 10° mese può già iniziare a miagolare
in modo continuo, sia di giorno che di notte, per chiamare il maschio fino a che non viene
coperta. In questo periodo è sottoposta a stress fisico,
l'appetito è minore e le difese immunitarie sono più
basse.
Per i gatti destinati a fare compagnia ad una famiglia e che non
rientrano in un programma di selezione di un allevamento è
vivamente consigliato (per il loro bene e salute) di castrarli/sterilizzarli,
questi gatti sono più sani socievoli e ottimi compagni affettuosi.

nella foto: Albafele Apollo
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Selezione del
"temperamento" e
formazione del "carattere" |
Dal punto di vista
genetico il gatto Birmano ha tendenzialmente un temperamento equilibrato ed affettuoso.
Tuttavia differenze tra le varie linee di sangue si stanno evidenziando
sempre più negli ultimi anni a seconda della selezione effettuata
dai singoli allevatori.
Una maggiore attenzione alla selezione del temperamento, unita a
corrette tecniche di socializzazione dei cuccioli, può ridare
il Birmano ideale affettuoso e non aggressivo.
Tra i nostri obiettivi di allevamento il temperamento è tenuto
in grande considerazione, esso, infatti, viene selzionato prima
della nascita dei cuccioli con la scelta dei riproduttori equilibrati
e i giusti accoppiamenti.
Al contrario di vecchie teorie ormai confutate, è ormai noto
che entrambi i genitori trasmettono geneticamente il proprio temperamento
alla prole.
Anche il carattere, oltre al temperamento, è un elemento
importante, lavoriamo sul carattere dei cuccioli già durante
la gravidanza di mamma gatta e per tutto il periodo sensibile dopo
la nascita.
Per quanto concerne il carattere del cucciolo, a differenza del
temperamento, la madre assume un ruolo fondamentale.
Le gatte dalla gravidanza e allattamento fino allo svezzamento dei
cuccioli, vivono in un ambiente sereno, per ambiente sereno si intende
un ambiente che non procura stress alla gatta (detto anche "cat
friendly"), ben diverso da quello che viene considerato ambiente
sereno per l'uomo.
Le tecniche di socializzazione che utilizziamo sono ininterrotte
per l'intero periodo sensibile del cucciolo, in quanto ciascun risultato
ottenuto in questo delicato periodo è reversibile.
Le tecniche di socializzazione tengono presente della natura di
tipo "relazionale" del gatto, ben differente dalla natura
di tipo "sociale" di altri animali (come ad esempio il
cane), che necessitano di instaurare un rapporto gerarchico. Inoltre
evitiamo di umanizzare troppo i nostri gatti birmani, per avitare
di ricadere nel classico errore nel non rispettare la sua vera natura.
In tal modo otteniamo cuccioli equilibrati in grado di condividere
serenamente con l'uomo gli ambienti domestici.
Altrettanto impegno dedichiamo ai tanti e nuovi stimoli (tattili,
sensoriali, sonori ...) che i cuccioli devono esperenziare affinchè
non risultino neofobi una volta divenuti adulti.
La paura, infatti, inibisce uno sviluppo celebrale corretto del
gatto.
In conclusione: la SELEZIONE e, quella che i comportamentalisti
chiamano ABITUAZIONE, riteniamo siano le carte vincenti per avere
un BIRMANO PERFETTO.

nella foto: nostro figlio a 4 anni
con un cucciolo Sacro di Birmania
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